La nuova biografia curata da Annalisa De Bernardin di Arco fa parlare Francesco Biasion, un personaggio vulcanico e incandescente, che Vittorio Feltri nella prefazione definisce “figlio del ferro e poi suo servo e padrone (…) con una forza d’animo e un’inventiva leonardesca. Senza laurea, senza diploma, ma dotato di una solida quinta elementare con annessa capacità di far di conto, e con un’anima d’acciaio forgiata nella bottega del padre, è diventato il Nobel della metallurgia”.
Classe 1939, fabbro il padre, fabbro il nonno, l’arte di lavorare il ferro Francesco Biasion la assimila mentre impara a camminare e ad andare in bicicletta. Nel 1967 fonda la Bifrangi che conta ad oggi circa 380 dipendenti, fra la sede storica di Mussolente (VI) e gli stabilimenti negli USA (Houston – Texas), nel Regno Unito (Lincoln e Sheffield) e in Carinzia (Althofen).
Il volume, un’edizione privata di grande formato (25 x 25 cm), di circa 400 pagine a colori metà delle quali dedicate ad un imponente apparato fotografico curato da Luciano Svegliado, e’ stato realizzato in occasione degli ottant’anni di Francesco Biasion, e raccoglie, oltre alla storia dell’azienda da lui fondata, anche i ricordi familiari, le passioni di una vita e le innumerevoli battaglie contro la burocrazia e l’ottusità di certi ambienti.